giovedì 8 gennaio 2015

Il Guardiano della città perduta di Daniel Polansky - Libri Fantasy n.22

DETTAGLI
Titolo: Il guardiano della città perduta
Titolo originale: The Straight Razor Cure
Autore: Daniel Polansky
Anno: 2011
Editore: Fanucci
Copertina: Getty Images/Laura Ronchi e Fotolia

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SECONDA DI COPERTINA
Rigus è la città più bella delle Tredici Terre, un luogo senza tempo, con sontuose dimore dalle alte torri, meravigliose dame e giovani nobili annoiati, sempre pronti a sfidarsi a duello. Ma ogni luce ha la sua ombra, e perdendosi tra le ombre di Rigus si accede alla misteriosa Low Town, la città perduta, un labirinto tentacolare di stretti vicoli. Spacciatori, prostitute, bordelli, stregonerie e poliziotti corrotti, Low Town non è esattamente un bel posto, e il suo campione non è esattamente un brav’uomo. Eroe di guerra ed ex agente dei servizi segreti caduto in disgrazia, il Guardiano è ora un signore del crimine dedito al traffico di droga, che trascorre le giornate a caccia di nuovi clienti e lottando per difendere il suo territorio da pericolosi concorrenti. Ma un giorno, l’impressionante scoperta del cadavere di una bambina lo costringe a confrontarsi di nuovo con il passato che si era lasciato ormai alle spalle, e per difendere i suoi affetti rimarrà invischiato in un folle gioco d’inganni tra i boss della malavita e il capo della Black House, nella speranza di trovare la radice del male che sta consumando lui e la città stessa, prima che sia troppo tardi. Low Town, però, non è una città per i giusti e la verità è molto più oscura di quanto il Guardiano possa immaginare…

QUARTA DI COPERTINA
Benvenuti a Low Town, la città perduta.
Un uomo dal passato oscuro e sanguinoso ne è il suo Guardiano.
Circondato da criminali che lo vogliono eliminare, vive di spaccio di droga tra strade buie e pericolose, contando su amicizie che gli coprono le spalle.
Nulla sembra scuoterlo, abituato alla violenza della vita.
Ma una notte trova in un vicolo una bambina scomparsa, uccisa e orribilmente mutiliata.
La madre gli chiede vendetta e il Guardiano non può sottrarsi dal compito che lo aspetta.
Lui è l'unico in città che può scovare l'assassino, ma non sarà così facile perché a Low Town non puoi fidarti di nessuno…

DESCRIZIONE
Per comprendere bene di cosa parliamo, non bisogna immaginarsi Rigus come la classica città medioevale, ma piuttosto prendere ad esempio una grande città americana dell’ottocento in quanto i punti in comune sono molti di più. Low Town non è altro che un quartiere malfamato e labirintico, dove vive e traffica il Guardiano, un solitario ex-soldato ed ex-membro della Ghiaccia, una sorta di risoluta polizia segreta dai mantelli grigio-ghiaccio che a Rigus sta alla indolente guardia cittadina, i Patacca, così come in una grande città americana dell’ottocento l’FBI sarebbe stata alla polizia municipale.
Il Guardiano, non è per nulla il campione di Low Town o un signore del crimine in quanto non sta alla testa di alcuna organizzazione criminale ma è solo un trafficante di stupefacenti che rivendica con fermezza la sua sovranità su una ben delimitata zona di spaccio e non esita a ricorrere alla forza, al cui uso i suoi precedenti passati lo hanno reso ben edotto, quando questo suo dominio viene minacciato.
Tutto cambia però quando l’uomo trova, per caso, il cadavere di una bambina scomparsa, restando prima suo malgrado e poi volontariamente invischiato nelle indagini conseguenti.
Questo lo costringerà ad immergersi pericolosamente in un passato spiacevole e incontrare di nuovo superiori ed ex-colleghi che non lo ricordano con piacere, ma anzi…
Tutto questo mentre in città l’assassino di bambini continua a colpire e, man mano che il Guardiano gli si avvicina, sembra rivelarsi sempre più qualcosa di soprannaturale e terribile, ma anche terribilmente legato ad un passato sepolto ben più in profondità nella memoria del criminale.

PRO
  • L’autore riesce a creare un’ambientazione metropolitana fantasy credibile e molto originale, dove il classico ambiente ottocentesco viene intinto di elementi fantastici senza che questo ne rovini l’atmosfera.
    Fantasy e Urban si mescolano nelle giuste dosi ed il risultato è piacevole: + 7
  • Il flavour fantasy influenza anche personaggi come il Vecchio o Ling Chi che sarebbero stati cliché in un comune noir metropolitano ma che in una ambientazione fantasy non solo acquistano nuova linfa ma ne danno anche in feedback all'ambientazione stessa che acquisisce una maggiore solidità grazie alla facile visualizzazione dei personaggi.
    Cliché noir ben inseriti danno ulteriore spessore all'ambientazione: + 4
  • La psicologia del Guardiano è approfondita ad ogni passo e ne fa un anti-eroe davvero intrigante. Questo, insieme a dialoghi e comprimari credibili e ben descritti, fa pesare meno che sia esclusivamente lui a narrare la storia in prima persona e permette all'autore di arricchire le descrizioni degli altri personaggi senza cadere nell'infodump.
    Protagonista eccellente e comprimari all'altezza, credibili e ben descritti: + 8
  • Sebbene questo romanzo sia solo il primo di una trilogia, di cui i due seguenti sono ancora inediti in lingua italiana, ciò non viene fatto per nulla pesare: la storia è perfettamente autoconclusiva e non viene lasciato alcun sospeso degno di nota.
    Gradevole l'assenza di quel senso di incompletezza e sospeso comune a molte trilogie: + 3
  • Anche se parliamo di un volume in copertina rigida il prezzo è davvero basso e la versione kindle ancora più conveniente.
    Probabilmente uno dei migliori titoli fantasy originali per rapporto qualità/prezzo: + 5

CONTRO
  • Avere un unico narratore può creare problemi a rivelare fatti passati. Polansky risolve il problema intervallando la narrazione con flashback che ci raccontano della vita passata del Guardiano e incidentalmente di altri personaggi come Celia o Adolphus. Questi, seppur necessari, a volte si dilatano troppo.
    Flashback talvolta lunghi o invadenti: - 5
  • Nonostante l’autore si sforzi di celare fino alla fine l’identità dell’assassino, anche grazie a casualità un po’ forzate, persino un lettore non uso ai noir come me è riuscito ad identificarlo ben prima del protagonista.
    La trama si svela un po’ troppo presto: - 4
  • Una manciata di scene sono eccessivamente cinematografiche e pretendono di spiegare azioni complesse e tridimensionali in modo inadeguato. Questo genera confusione o rende l’azione comprensibile solo a posteriori quando il suo scopo è già palese. Di questo non so però se possa essere in parte responsabile anche il traduttore.
    Scene d’azione complesse descritte in modo troppo frettoloso o impreciso: - 4

PUNTEGGIO FINALE + 14
Un noir metropolitano fantasy non è certo una novità, ma calarlo in una ambientazione fantasy originale non è cosa da tutti e Polansky se la cava benissimo. Tra l'altro il dosaggio degli elementi fantasy è davvero sapiente e nonostante la presenza e la ‘normalità’ della magia all'interno dell’ambientazione sia centrale e indispensabile allo svolgersi della trama stessa l’autore riesce a conservare tutti gli elementi distintivi di una ambientazione metropolitana classica, come il ghetto, il quartieri malfamati, lo snobismo dell'alta società e conflittualità variegata tra forze dell'ordine, spesso corrotte, e gang criminali.
In questo ambiente un ex-ragazzo di strada, ex-militare ed ex-tutore dell’ordine come il Guardiano sguazza alla grande finché resta nel suo stagno, ma resta a malapena a galla altrove e non va sotto solo grazie alla sua consapevole capacità di manipolare o sfruttare a suo vantaggio contatti poco affidabili, alleati volubili e potenti tendenzialmente indifferenti senza il cui aiuto andrebbe facilmente a fondo.
La narrazione in prima persona quindi, seppur non sempre piacevolissima, è più che giustificata dallo spessore che l'autore riesce a dare al protagonista. Questi grazie ai suoi numerosi ex trascorsi ha tutte le capacità, e anche quel pizzico di fortuna, per venire a capo di un caso reso ancor più complesso per il protagonista, ma di certo non per il lettore attento, da un irrisolto risvolto sentimentale.
Concludendo, se il Guardiano della città perduta non può certo definirsi una pietra miliare del fantasy è comunque un ottimo connubio tra fantastico e noir investigativo e visto il prezzo davvero contenuto a cui è offerto è difficile resistere alla tentazione di aggiungerlo alla propria libreria, virtuale o meno che sia.

SPUNTI CHE SARANNO PROBABILMENTE TRATTATI
Professioni/Razze intelligenti: Agente della corona, Veggente.
Oggetti/Magia: Erba dei sogni, Occhio della Corona, Spada da trincea, Soffio di Fata, Zaffiro stregato.

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