giovedì 20 settembre 2012

Balestra a Mano da Imperiale - Il Mondo Rubato

DESCRIZIONE
"Keerg solamente disponeva di un'arma della maneggevolezza della balestra a mano che Qhoet gli aveva lasciato e fece in tempo a estrarla da sotto il mantello, dove la teneva sempre carica. Prima di mettere mano alla spada il giovane lanciò un quadrello verso la testa del più vicino dei laztebi che stavano arrivando. Il colpo andò perfettamente a segno: con uno schiocco di ossa spappolate il quadrello si piantò nella fronte verdastra e rugosa del laztebo che cadde dal guz che montava. Impaurita e priva di comandi la bestia si allontanò velocemente, saltellando sulle due grosse zampe.
Quando il vecchio nano vide l'arma usata da Keerg gli disse di riporre la spada e di ricaricare subito la balestra; avrebbe pensato lui a proteggerlo dagli assalti dei laztebi durante l'operazione. Il giovane capì quanto fosse saggia la decisione del nano e si affrettò a metterla in pratica.
Raggiunse una posizione nella quale la pesante struttura di un carro gli copriva le spalle e, mentre il nano gli stava davanti e teneva a distanza i laztebi roteando una lunga spada a due mani, estrasse la macchinetta con la quale tendere la corda della balestra. Quando l'operazione fu compiuta infilò nella guida un quadrello, prese con calma la mira e poi premette il grilletto che liberava il colpo. Con assoluta precisione il quadrello si infilò nel torace di una lazteba che si trovava a pochi passi di distanza, penetrando quasi completamente in mezzo alle due tette superiori."
Tratto da Il Mondo Rubato, pagg. 46-47.

"Salutando in fretta e rifiutando il cibo che gli veniva offerto, anche se non mangiava da più di un giorno, il giovane si rinchiuse nalla propria stanza, sgomberò il piano del piccolo tavolino e vi sistemò sopra la balestra e la cassetta degli attrezzi per la manutenzione.
Con la lama d'acciaio liberò il fermo che bloccava la cerniera del teniere e l'arma si aprì. La scompose cercando di ripetere i gesti che aveva visto fare tante volte a Qhoet.
Distese sul piano i dodici pezzi più grandi, tutti di legno tranne l'arco che era composto di lamine d'acciaio sovrapposte, e i ventidue pezzetti del meccanismo, di legni e leghe metalliche diverse. I pezzetti di phoet erano più chiari, quasi bianchi, quelli di tiglu avevano la grana fine e compatta, la querata era scura e aveva la venatura larga, regolare ed evidente, più scuro ancora era il noc, leggermente verdastri erano alcuni pezzi più piccoli, scolpiti in duro viluot, rispettandone le venature contorte. I piccolissimi pezzi di metallo avevano sfumature diverse di rosso, giallo e grigio, a seconda delle leghe di cui erano composti.
Ciascuno dei pezzi di legno doveva essere mantenuto nella giusta elasticità con la cera e l'olio appositi, stesi nella dose esatta.
Keerg sapeva di non essere in grado di compiere il lavoro in maniera perfettamente corretta. La manutenzione di un'arma come quella era un'operazione simile all'accordatura di un grande strumento musicale a corde, come il clavicordo alto di Maconio e richiedeva orecchio ed esperienza insieme a una perfetta conoscenza del modo di impiegare la balestra. Tutte cose che gli mancavano al grado al quale sarebbero occorse.
Del resto danni non ne poteva fare. Il funzionamento dell'arma era assicurato dal mantenimento delle diverse elasticità delle sue componenti. La mancanza di manutenzione l'avrebbe resa inservibile in pochi giorni, una manutenzione non impeccabile ne avrebbe probabilmente protratto l'efficienza a qualche settimana."
Tratto da Il Mondo Rubato, pagg. 25-26.

UTILIZZO NEL GIOCO
Le statistiche dell'arma sono le seguenti:

BALESTRA A MANO DA IMPERIALE(10d6+5MAX110/1+6/55/12p)
STATISTICHE

Danno fisso: 10d6
Danno variabile: +5
Danno massimo: 110
Tempo di Tiro: 1
Tempo di Ricarica: 6
Soglia critica: 55
Passo di gittata: 12 passi
A due mani: no
Abilità minima: 14
Peso: 1.5 libbre

Visti modesti i requisiti necessari all'utilizzo rispetto alla notevole capacità di offesa si capisce subito che questa balestra è un strumento da guerra eccellente, riservato ad una ristretta elite delle forze dell'Impero, ma che richiede nel contempo un complessa e frequente manutenzione che non è solo semplice necessità ma parte dei rituali che fanno degli imperiali i funzionari-guerrieri così efficienti e ponderati che sono. Viene da sé che chiunque sia trovato in possesso di un'arma simile senza essere un Imperiale dovrà dare molte spiegazioni che per il suo bene si spera attendibili e in ogni caso (a meno che non venga nel mentre nominato Imperiale) subirà il sequestro dell'arma.
Per effettuare correttamente la manutenzione è necessario possedere la caratteristica Addestramento Imperiale con la Balestra. Se non la si possiede è necessaria una prova su SAggezza di difficoltà 55 e due prove su ABilità di difficoltà 20 e 30 rispettivamente. Se una sola di queste prove fallisce la manutenzione è fatta in modo approssimativo. Se due o più sono fallite non si riesce a portare a termine la manutenzione e la balestra diventa immediatamente inutilizzabile.
Se priva della corretta manutenzione per 5 o più giorni (o dopo il primo utilizzo) ad ogni tiro la balestra ha un 20% di possibilità di incepparsi o che si rompa qualche componente. Questa possibilità aumenta di 5% ad ogni tiro. Se la manutenzione invece è fatta in modo approssimativo la balestra avrà solo il 5% di possibilità di incepparsi o rompersi più il 3% per ogni tiro eseguito. Detta percentuale non si azzererà però ad una successiva manutenzione a meno che questa non riesca pienamente. Se dovesse risultare di nuovo approssimativa infatti la percentuale si dimezzerà soltanto.

L'equipaggiamento relativo alla balestra è composto oltre che dalla balestra stessa dalla macchinetta necessaria a ricaricarla (senza la quale è impossibile farlo) e dalla cassetta degli attrezzi necessaria alla manutenzione. Ciascuna di esse pesa due libbre.

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