mercoledì 12 dicembre 2012

Allevatrice di Pranat - La Macchina Magica - Parte I

Allevatrice di pranat in tenuta da battaglia in una illustrazione di Andrea Guardino
DESCRIZIONE
"Queste combattenti venivano dalle tribù che vivevano nella steppa semiarida che si estendeva immediatamente a nord del deserto, nelle regioni dove si coltivava la zeo. Per tradizione antica erano loro a portare le armi in guerra invece degli uomini, che si occupavano della pastorizia e dei lavori pesanti che permettevano loro la sopravvivenza nomade in un territorio così ostile. Si trattava di guerriere fiere e selvagge, che combattevano armate di pesanti asce e di piccoli scudi quadrati. Di solito molto pudiche queste donne vanno invece in battaglia completamente nude, con i corpi dipinti di colori accesi."
Tratto da Il Mondo rubato, pagg 281-282

"Al termine di una di queste soste, mentre stava per risalire in sella al guz si trovò improvvisamente circondato. Sei figure erano come spuntate dal terreno, completamente nascoste da pesanti yonnasse, i mantelli dei nomadi del deserto, tenendo solo scoperti i loro occhi azzurri. Montavano dei piccoli guz dai muscoli nervosi, la cui resistenza alla sete era proverbiale.
- Salute guerriere del deserto - salutò Keerg senza avere risposta."
Tratto da La Macchina Magica, pag 126

Allevatore di pranat: Nomade del deserto che vive al seguito delle mandrie di pranat, la società degli allevatori di pranat è fondamentalmente matriarcale, la dirige un gruppo di principesse guerriere.
Tratto dal Glossario delle Terre Note*, pag 214.

Feroci e fiere guerriere nomadi espressione di una società in cui da sempre sono le donne a maneggiare le armi e a combattere le allevatrici di pranat sono combattenti di prim'ordine, per nulla intimorite dal dover andare in battaglia coperte solo dei loro colorati disegni tribali, indomite anche se si tratta di affrontare avversari ben più corazzati di loro.
Al di fuori degli scontri le allevatrici usano indossare però delle lunghe yonnasse che le coprono dalla testa ai piedi lasciando visibili solo gli occhi, quasi sempre di un azzurro fiero come queste guerriere.


Spiegazione dei modificatori degli attributi
"La comunità degli allevatori di pranat era infatti diversa da tutte le altre delle Terre Note e la sua stessa dipendenza dall'Imperatore era più formale che sostanziale. Fra i nomadi del deserto erano le donne a portare le armi e a difendere i beni e le persone dagli aggressori. Oltre a questo non facevano molto di più che prendere le decisioni di maggiore importanza e partorire i figli, la cui cura ed educazione fino all'adolescenza ricadevano comunque fra i compiti degli uomini. Le donne nomadi non allattavano nemmeno, anche perché la forte disidratazione dovuta alla costante vita nell'arido deserto le rendeva praticamente tutte prive di latte. Era con quello dei pranat che i loro piccoli si nutrivano fin dal primo giorno di vita. Difficilmente donne di quel tipo avrebbero apprezzato la visita di un gruppo composto tutto da maschi armati."
Tratto da La Macchina Magica, pag 124

Fin da giovanissime le allevatrici di pranat sono addestrate al combattimento e temprate tanto dalla disciplina marziale quanto dalla dura vita del nomade del deserto. Esse curano il proprio corpo come una macchina da guerra ma senza dimenticare di essere donne.

"Keerg non capì subito che cosa gli veniva chiesto, o offerto. Una delle Principesse intanto si era alzata in piedi. Con un gesto semplice e aggraziato, anche se non privo di energia, liberò la yonnassa, che cadde ai suoi piedi, lasciandola completamente nuda. Pur nella penombra si poteva apprezzare pienamente la bellezza di quel corpo robusto e ben proporzionato, dalla palle chiara sulla quale risaltava scura la peluria del pube. I seni erano piccoli, ma alti e sodi."
Tratto da La Macchina Magica, pag 131

Questo ruolo però così marcatamente marziale esclude le allevatrici da tutta una serie di compiti ed attività di insegnamento che sono completamente demandate agli uomini e questo manca di stimolare adeguatamente le loro capacità intellettive e di memorizzazione.
L'autorità e il prestigio decisionale delle allevatrici sono indiscussi all'interno della loro comunità ma all'esterno di questa le cose sono ben diverse e le usanze dei popoli limitrofi li porta a rapportarsi con imbarazzo, scherno o disprezzo, specialmente se le allevatrici si trovano nella loro tenuta da battaglia. Per questo motivo anche le attività di relazione con le popolazioni limitrofe sono portate avanti dagli uomini.

"Keerg aveva capito quello che gli veniva offerto. Sapeva delle abitudini strane e dirette dei nomadi del deserto e della concezione del tutto particolare del pudore che avavano le loro donne guerriere. Non si sarebbe mai aspettato però una proposta simile. Ricominciò a sentire caldo."
Tratto da La Macchina Magica, pag 131

(*)Il glossario si trova in appendice ne Le Armi dei Maghi.

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