mercoledì 16 aprile 2014

Le Avventure di Izzy Spoon - III - Bandito nella Palude Antica - Parte V

Dungeon Master: Il nano annuì e si mise subito a guidare Izzy lungo i margini di quella vallata nebbiosa. Dopo un paio d'ore di cammino arrivarono in un punto in cui le pareti di roccia si avvicinavano fino a formare una sorta di gola.
Darin scrutò il sole che splendeva sopra di loro. «Ci siamo quasi, ma è molto probabile che ci siano dei pelleverde a sorvegliare il passo. Forse dovremmo aspettare che sia mezzodì. Non gli piace la luce del sole e magari si rintaneranno in qualche grotta lasciandoci passare senza dover combattere...»

Izzy Spoon: Izzy guardò verso le pareti: «Ho paura di chiederlo Darin, ma cosa sono i pelleverde?»

Dungeon Master: «Goblin e tutta la loro schifosa discendenza: hobgoblin e pelosi...»

Izzy Spoon: «E va bene. Faremo come consigli. Un poso sicuro dove aspettare? Non mi piace qui, siamo troppo esposti.» Izzy pensava che non sarebbe mai uscito da quella palude.

Dungeon Master: Il nano indicò un punto sulla parete rocciosa a sinistra dove sembrava esserci una specie di lunga cresta rocciosa: «Possiamo nasconderci dietro quella cengia. Una volta era la salita d'accesso a una torre di guardia sul passo, ma oramai non ne sono rimaste che poche pietre.»

Izzy Spoon: Izzy annuì: «D'accordo. Fai pure strada.»
I due quindi si incamminarono guardinghi lungo il passo,
che assumeva sempre di più una conformazione a collo di
bottiglia, con ripide pareti di roccia a destra e a sinistra
alte decine se non centinaia di passi.

Dungeon Master: Il nano posò la sua arma legandosela alla cintura quindi, si spostò verso la parete di roccia e dopo essersi arrampicato per qualche passo scomparve dietro la cresta di roccia per fare capolino subito dopo. «Vuoi passarmi qualcosa per salire più facilmente?» domandò.

Izzy Spoon: Izzy guardò la sporgenza: era fuori discussione che potesse salirvi senza imbragature e con un simil peso. Per il nano inselvatichito sarebbe stato un gioco da ragazzi. «Volentieri Darin», e si sfilò lo zaino dalle spalle consegnandolo al nano.
Poi si preparò e prese a scalare la sporgenza. Procedette con calma, senza mai guardare giù cercando gli appigli più sicuri. Arrivò in cima abbastanza sudato.

Dungeon Master: Dietro la cresta si nascondeva una specie di lungo corridoio dove le forme squadrate rendevano evidente la lavorazione che era stata fatta per rendere più agevole la salita. La cresta era alta abbastanza da nascondere un nano, ma avrebbe nascosto Izzy solo se restava seduto.
Si trovava rispetto alla gola sottostante ad un altezza pari a circa due volte la statura di Izzy

Izzy Spoon: Izzy si sedette e insieme aspettarono.

Dungeon Master: L'astro salì lentamente nel cielo, dissipando in parte la fredda bruma di quella valle umida. Quando arrivò ad un’altezza tale che nessun luogo era più in ombra Darin si mosse, indicando a Izzy che era il momento di tornare sui propri passi e scendere.
La discesa fu ben meno faticosa dell'arrampicata, anche grazie al periodo di riposo. I due quindi si incamminarono guardinghi lungo il passo, che assumeva sempre di più una conformazione a collo di bottiglia, con ripide pareti di roccia a destra e a sinistra alte decine se non centinaia di passi.
Superarono senza problemi quello che pareva essere il punto più stretto.
Poco dopo però avvistarono due figure che si muovevano nella direzione opposta alla loro. Il riverbero del sole a picco impediva però un'identificazione anche approssimativa. La taglia pareva essere minore di quella umana ma non di molto.

Izzy Spoon: Izzy fece segno a Darin di appiattirsi contro la parete, e di aspettare che le due figure fossero più distinguibili. Potevano anche non essere nemici per quanto ne sapeva, ormai era abituato a non dare nulla per scontato.

Dungeon Master: Darin eseguì alla lettera le istruzioni di Izzy. L'idea fu buona in quanto permise di anche ridurre lo spiacevole effetto di riverbero.
Le due creature non avanzarono di molto durante la manovra però. Sembravano piuttosto lente, come se si muovessero svogliatamente.
Potendole vedere meglio Izzy li riconobbe subito come nani, per la taglia, ma c'era qualcosa di strano in loro: parevano cenciosi peggio di Darin e non portavano armature metalliche, solo elmi di ferro calati sul capo.
Il modo con cui si muovevano ed impugnavano le scuri di ferro che portavano poi era molto meccanico.
Improvvisamente il vento capriccioso girò portando a Izzy e a Darin un odore di decomposizione e carne marcia.
Il nano sgranò gli occhi per la sorpresa e indicò i due al giovane umano.
Nano non-morto
Potendole vedere meglio Izzy li riconobbe subito come nani, per la taglia, ma c'era
qualcosa di strano in loro: parevano cenciosi peggio di Darin e non portavano armature
metalliche, solo elmi di ferro calati sul capo. Il modo con cui si muovevano ed
impugnavano le scuri di ferro che portavano poi era molto meccanico. Improvvisamente
il vento capriccioso girò portando a Izzy e a Darin un odore di decomposizione e carne
marcia. Il nano sgranò gli occhi per la sorpresa e indicò i due al giovane umano.

Izzy Spoon: Izzy comprese quasi all'istante la terribile natura dei nani: essi avevano già cessato di vivere, animati da qualcosa o qualcuno che li controllava come il burattinaio controlla le marionette senza vita. Fece il segno della croce al nano, scuotendo la testa, bianco in volto peggio del latte. Poi sguainò l'alabarda e attese la morte che cammina, tremando.

Dungeon Master: Man mano che si avvicinavano il triste destino dei due nani risultava evidente e Izzy vide la rabbia di Darin crescere. Sebbene non potessero vedere i volti dei due cadaveri, uno aveva l'addome squarciato da tre profondi tagli, mentre l'altro aveva due grossi buchi sul petto slabbrati, come se fosse stato trafitto da una lancia e poi questa fosse stata estratta brutalmente. Non sembravano avversari veloci, ma di certo sarebbero stati duri da abbattere.
Izzy partì in carica ed arrivato a portata del nano non morto incuneò verso il basso la propria alabarda colpendolo ad un piede e buttandolo a terra come un birillo. Con la coda dell'occhio il giovane vide Darin arrivare anche lui in carica un’istante dopo e scaricare la sua rabbia sull'altro cadavere vivente con un colpo terrificante che ne sfondò la spalla, disarticolando il braccio che impugnava la scure, che il nano prontamente afferrò con la sinistra.

Izzy Spoon: Izzy ne approfittò: lesto, superò il suo avversario caduto, gridando a Darin di seguirlo. E si diresse a gran velocità nella direzione da cui erano venuti gli esseri.

Dungeon Master: Il giovane avventuriero prese una rincorsa paurosa e senza quasi accorgersene travolse due goblin che erano appena spuntati da una cengia laterale, i quali presi del tutto alla sprovvista impattarono prima duramente contro la cengia e poi ancora più duramente contro la scure che Darin aveva sottratto al nano morto.
In men che non si dica lo stretto passo fu alle loro spalle e i due sbucarono senza fiato in una sorta di immenso avvallamento tra le montagne che proseguiva sia verso destra che verso sinistra.
Il panorama però non era granché migliorato: il terreno era per lo più brullo e solo qualche arbusto spinoso qua e là ne spezzava la monotonia. Verso sinistra e molto, molto lontano, si intravedeva un paio di sottili fili di fumo nero.
Izzy si concesse qualche istante, poi chiese al nano con ansia e preoccupazione: «Darin, quei nani morti...ne sai qualcosa? Anche se non è la prima volta che degli esseri che non dovrebbero più disturbare i vivi mi si parano innanzi fa sempre un certo effetto... » concluse, ripensando agli scheletri guardiani della tomba di Hurril.
La Via della Cenere
In men che non si dica lo stretto passo fu alle loro spalle e i due sbucarono senza
fiato in una sorta di immenso avvallamento tra le montagne che proseguiva sia verso
destra che verso sinistra. Il panorama però non era granché migliorato: il terreno era
per lo più brullo e solo qualche arbusto spinoso qua e là ne spezzava la monotonia.

Dungeon Master: «I pelleverde hanno degli sciamani, che sono una specie di maghi, che possono rianimare i morti. Ma come hai visto un nano-cadavere è ben poca minaccia... Certo possono ingannare se ben agghindati, ma così conciati no. Almeno ho recuperato un arma decente e questo, anche se dovrò ripulirlo prima di poterlo usare»
Il nano sollevò la scure che ora impugnava al posto del randello e uno degli elmi dei nani.

Izzy Spoon: Izzy si rabbuiò: «Davvero abominevole! Se non fossi così di fretta andrei a fondo in questa storia... ma non abbiamo tempo, anzi ne abbiamo già perso troppo. Sai dove siamo e quanto manca alla città?», chiese Izzy impaziente, domandandosi se quel fumo che si intravedeva in lontananza era la tanto agognata meta.

Dungeon Master: Il nano indicò alla loro destra. «Dobbiamo proseguire in quella direzione per una settimana almeno prima di arrivare al mare, e poi almeno un altro paio di giorni per arrivare a Coda del Drago. Città del Faro è più lontana e anche più piccola. Io non ci sono mai stato però. Ti sto dicendo cose che mi hanno detto. »

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